Disturbi del linguaggio:
disturbo specifico del linguaggio, disturbo del linguaggio secondario (ritardo mentale, autismo, sordità), afasia.
Cos'è il Disturbo Specifico di linguaggio?
I Disturbi Specifici del Linguaggio (DSL) sono alterazioni nell'acquisizione del linguaggio che colpiscono bambini con intelligenza normale, senza apparenti problemi neurologici o psichiatrici, né rilevanti difficoltà sociali ed economiche.
Le alterazioni possono essere legate all'incapacità di generare le parole necessarie per esprimere un concetto, all'impossibilità di avvalersi delle regole grammaticali, alla produzione di suoni scorretti.
Possono inoltre interessare il versante della comprensione, per incapacità di riconoscere o interpretare il suono delle parole, il significato o la struttura della frase.
Cos'è il disturbo del linguaggio secondario (ritardo mentale, autismo, sordità…)?
Le alterazioni nell'acquisizione del linguaggio sono conseguenza di altre patologie, quali ritardo mentale, problemi neurologici o psichiatrici, sordità, autismo…
Cos'è l'afasia?
L'afasia è un disturbo acquisito del linguaggio conseguente a una lesione cerebrale (trauma cranico, tumore cerebrale, infezione virale, ictus) localizzata nell'emisfero del linguaggio.
L'afasia compromette nell'adulto la capacità di utilizzare gli elementi del codice linguistico ai fini della comunicazione orale e scritta.
Disturbi specifici dell'apprendimento:
dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia.
Cos'è la dislessia
La dislessia e' una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. Non è causata da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici, o da deficit sensoriali o neurologici.
Il bambino dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica, perciò si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, e di conseguenza non impara.
Il bambino spesso compie nella lettura e nella scrittura errori caratteristici come l'inversione di lettere e di numeri (es. 21 - 12) e la sostituzione di lettere (m/n; v/f; b/d). A volte non riesce ad imparare le tabelline e alcune informazioni in sequenza come le lettere dell'alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dell'anno. Può fare confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra; ieri/domani; mesi e giorni) e può avere difficoltà a esprimere verbalmente ciò che pensa. In alcuni casi sono presenti anche difficoltà in alcune abilità motorie (ad esempio allacciarsi le scarpe), nel calcolo, nella capacità di attenzione e di concentrazione.
Quando qualcuno (genitore o insegnante) sospetta di trovarsi di fronte ad un bambino dislessico é importante che venga fatta, al più presto una valutazione.
Perché diagnosticare precocemente la dislessia?
La diagnosi permette di capire finalmente che cosa sta succedendo, intervenire adeguatamente ed evitare gli errori più comuni come colpevolizzare il bambino ("non impara perché non si impegna").
La diagnosi precoce diviene uno strumento fondamentale di prevenzione del disagio psicologico secondario ad una difficoltà scolastica.
Quando il bambino è diagnosticato come DSA la scuola deve redigere il IL PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO – PDP – secondo quanto previsto dalla L. 170/2010.
Cos'è la discalculia
La discalculia è un disturbo specifico del calcolo che compare in età evolutiva.
La caratteristica di questo disturbo è una capacità del calcolo che è al di sotto di quanto previsto in base all'età cronologica del bambino e ad un'istruzione adeguata; non è imputabile a una lesione organica o ad un apprendimento insufficiente.
Nei bambini con rilevanti disturbi di calcolo sono presenti deficit nel concetto di numero, nelle abilità logico-operatorie, nelle abilità del calcolo e nel ragionamento aritmetico.
Cos'è la disortografia
La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici. Alla disortografia si affianca spesso la disgrafia che è un disturbo del ritmo neuromotorio della scrittura non sempre dipendente da altri disturbi specifici dell'apprendimento. I sintomi della disortografia possono essere omissioni di grafemi o parti di parola (es. pote per ponte o camica per camicia), sostituzioni di grafemi (es. vaccia per faccia; parde per parte), inversioni di grafemi (es. il per li; spicologia per psicologia).
La disortografia può derivare da una difficoltà di linguaggio, da scarse capacità di percezione visiva e uditiva, da un'organizzazione spazio-temporale non ancora sufficientemente acquisita, da un processo lento nella simbolizzazione grafica.
Disturbi della voce:
Disfonia funzionale e disfunzionale.
Cos'è la disfonia funzionale o disfunzionale?
Le disfonie sono malattie della voce caratterizzate da una alterazione del timbro vocale (es.: raucedine) e/o da una limitazione della prestazionalità vocale senza che si possano riconoscere modificazioni organiche delle strutture anatomiche interessate alla creazione della voce.
Cos'è la disfonia organica?
Quando la disfonia è sostenuta da alterazioni morfologiche o neuromuscolari della laringe si parla di disfonia organica.
Le alterazioni comprendono i noduli cordali, le cisti, i papillomi, i granulomi, le paralisi cordali…
Disturbi della comunicazione:
Autismo, balbuzie.
Che cos'è l'autismo?
I soggetti che presentano un Disturbo Autistico sono caratterizzati dalla presenza contemporanea di quella che viene definita come la triade del comportamento autistico: uno sviluppo notevolmente anomalo o deficitario dell'interazione sociale e della comunicazione e una marcata ristrettezza del repertorio di attività e di interessi. Le manifestazioni del disturbo variano ampiamente a seconda del livello di sviluppo e dell'età cronologica del soggetto.
Che cos'è la balbuzie?
La balbuzie è un disturbo del linguaggio e della comunicazione caratterizzato da un disordine del ritmo della parola nel quale il paziente sa con precisione quello che vorrebbe dire, ma nello stesso tempo non è in grado di dirlo.
L'American Psychiatric Association (2000) ha definito i criteri diagnostici per la balbuzie: ripetizione di suoni e di sillabe, prolungamento di suoni, interiezioni, interruzioni di parole, blocchi udibili silenti, circonlocuzioni, parole emesse con eccessiva tensione fisica, ripetizione di intere parole monosillabiche.
Deglutizione atipica
Che cosa sono la Deglutizione Infantile e Adulta?
Si definisce Deglutizione Infantile il movimento del lattante che assume il cibo liquido attraverso il seno o la tettarella del biberon, sporgendo lievemente la lingua tra le gengive ancora prive di denti e stringendo le labbra per creare all'interno della bocca una pressione negativa che gli permetta di ingoiare.
La lingua compie un movimento in avanti per agevolare la deglutizione.
Si ha il passaggio alla Deglutizione Adulta a partire dai 24 mesi: il bambino assume i cibi solidi e dopo aver masticato chiude la bocca, con un movimento di spinta antero-posteriore della lingua (contro il palato) dirige il cibo verso la gola.
Molti bambini mantengono la Deglutizione Infantile oltre il periodo considerato normale, motivo di diagnosi di Deglutizione Atipica Infantile da parte dell'Odontoiatra.
Cause di Deglutizione Atipica Infantile
1. protrarsi dell'uso del biberon o del ciuccio oltre i 3 anni
2. succhiamento del dito, della penna…
3. onicofagia (rosicchiamento delle unghie)
4. dermofagia (rosicchiamento delle pellicine delle dita)
5. affezioni del cavo nasale: riniti ricorrenti o croniche, sinusiti, ipertrofia delle adenoidi o dei turbinati che portano il bambino a stare e/o respirare a bocca aperta (respirazione orale).
Conseguenze
1. respirazione orale
2. alterazione dell'articolazione verbale fonatoria (distorsione suoni s-z in cui la lingua fuoriesce o si interpone tra i denti…)
3. palato alto e stretto
4. crescita anormale dei denti (malocclusione)
5. ritardo nell'eruzione fisiologica dei denti
6. scarso controllo e coordinazione muscolare orofacciale
7. anormale postura linguale a riposo
8. problemi posturali
9. difficoltà a mantenere l'attenzione e la concentrazione
Che cos'è la Terapia Miofunzionale?
La Terapia Miofunzionale (T.M.F.) è un training logopedico per modificare le alterazioni delle funzioni orali, quali la respirazione, la masticazione, la deglutizione. la posizione di riposo linguale, la produzione dei suoni del linguaggio, e ripristinare l'equilibrio oro-facciale.
Il ciclo base terapeutico si articola in 10-12 sedute individuali di 45 minuti a frequenza settimanale e un allenamento quotidiano a casa, per la ripetizione degli esercizi proposti in terapia, fondamentale per il successo del trattamento.
Al termine del ciclo base sono previsti incontri di mantenimento individuali o di gruppo.
Terapia Tubarica
Che cos'è la Terapia Tubarica?
La Terapia Tubarica è un trattamento funzionale per rimuovere o ridurre il catarro tubarico, causa di perdite uditive di tipo trasmissivo tipiche dell'età evolutiva.
E' un trattamento che si avvale di esercizi e manovre di semplice esecuzione, volte a migliorare e ripristinare la funzionalità della Tuba tramite il rinforzo e la coordinazione dei muscoli peritubarici, dello sfintere velo-faringeo e delle strutture adiacenti.
Il ciclo base terapeutico si articola in 10 sedute, individuali o di gruppo, distribuite nell'arco di un mese. Necessita di un allenamento quotidiano a casa, fondamentale per il successo del trattamento.
Che cos'è la Tuba di Eustachio?
La Tuba di Eustachio è un canale osteo-cartilagineo che collega la cassa del Timpano con la parete laterale del rinofaringe.
Nell'adulto la lunghezza complessiva si aggira tra 36 e 40 mm.
Nel bambino piccolo l'andamento e le dimensioni tubariche sono differenti: la Tuba, infatti, si presenta corta, tozza e ad andamento quasi orizzontale.
In condizioni di riposo la Tuba è un canale virtuale che si apre solamente tramite meccanismi attivi fisiologici (deglutizione, masticazione, sbadiglio, eruttazione, fonazione) o meccanismi passivi (manovre di autoinsufflazione e differenze presso rie tra le 2 estremità).
La Tuba di Eustachio svolge tre importanti funzioni:
- aerazione e ventilazione
- difesa e protezione dell'orecchio medio
- drenaggio timpanico da agenti patologici
Cause del malfunzionamento della Tuba di Eustachio:
1. otite media con effusione
2. otite media sierosa
3. otite media secretiva
4. otite catarrale
5. otite silente
6. glue ear
7. mucocele
8. catarro tubarico
9. adenoidi
Conseguenze del malfunzionamento:
1. perdita uditiva trasmissiva di grado lieve o medio, con conseguente comparsa di ritardi e/o alterazioni nei processi di acquisizione del linguaggio e degli apprendimenti
2. disturbi vestibolari silenti
3. perforazioni timpaniche